Nel 2010 l'e-commerce in Italia è cresciuto del 43% rispetto all'anno precedente superando i 14 miliardi di euro.
I settori più importanti si sono confermati il turismo e il tempo libero. L'aumento è dovuto oltre che ad una crescita fisiologica e ad una maggior diffusione della Rete, anche all'ingresso di nuovi player mondiali come Groupon e Amazon, i cui effetti nei mercati di riferimento, sia in termini di volumi complessivi che di polarizzazione, si manifesteranno nel prossimo biennio con l'assorbimento, o con la scomparsa, di molte realtà nazionali di medie e piccole dimensioni.
Lo sviluppo internazionale delle imprese nazionali dell'e-commerce ha invece subito un progressivo rallentamento. Le comunità on line sono sempre più centrali nelle politiche marketing delle società, unitamente ai social media, come Facebook e Twitter, con l'integrazione nei propri siti di loro strumenti di valutazione e/o propagazione.
Il modello dell'acquisto di impulso legato a offerte speciali, ad esempio stock limitati o con prezzi scontati per un tempo definito, si è diffuso ed è proposto ormai da molti attori dell'e-commerce anche per i servizi.
Nel 2010 infine si è avuta una prima diffusione del mobile e-commerce e delle applicazioni di info-commerce associate alla posizione fisica del potenziale acquirente.
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